Ortopedia Pediatrica
Di cosa si occupa uno specialista in Ortopedia Pediatrica
Durante le fasi della crescita, la postura e lo sviluppo armonico dell’apparato osteoarticolare sono elementi cui prestare particolare attenzione. Per tale ragione è opportuno e consigliato svolgere controlli periodici presso uno specialista in ortopedia pediatrica.
Perché fare un controllo dai 2 ai 10 anni di età
L’apparato scheletrico dei bambini è in continuo sviluppo e una serie di caratteristiche che potrebbero sembrare patologiche in realtà fanno parte di normali fasi della crescita, ma vanno accertate da occhi esperti.
Inoltre, avere una diagnosi precoce di patologie dell’accrescimento è importante per poter prevenire, quando possibile, gli esiti di tale malattia.
L’età nella quale può essere utile eseguire una prima visita ortopedica può essere all’inizio della deambulazione o dai due anni di età.
Perché fare un controllo dai 2 ai 10 anni di età:
- Piede piatto
- Camminata sulle punte (Toe-walking)
- Camminata a punte in dentro o in fuori (intra-extraversione femorale)
- Ginocchio varo/valgo (rispettivamente gambe verso l’esterno o verso l’interno “a X”)
- Eventuali deformità della colonna vertebrale
Tali difetti possono essere fisiologici fino ad una certa età in quanto il bambino ha una componente muscolare e tendinea più lassa rispetto a quella di un adulto. Una visita specialistica di ortopedia pediatrica è quindi utile a distinguere le forme patologiche da quelle fisiologiche.
Perché fare un controllo dai 10 anni di età:
I principali cambiamenti nella muscolatura e nella componente ossea di un bambino si verificano durante l’adolescenza. Nello specifico, il maggior rischio per lo sviluppo di patologie della colonna vertebrale come la scoliosi o la cifosi patologica, si verifica durante il periodo puberale.
Lo specialista potrà distinguere tra quelli che sono semplici atteggiamenti della colonna vertebrale e quelle che invece sono vare malattie.
Nello specifico in questa fascia di età è possibile riscontrare:
- Scoliosi
- Dorso curvo giovanile (ipercifosi)
- Piede piatto
- Deviazione ed eterometria degli arti inferiori (un arto più corto dell’altro)
- Ginocchio varo/valgo (rispettivamente gambe verso l’esterno o verso l’interno “a X”)
- Dolore sui talloni o sulle ginocchia dopo l’attività fisica (possibili osteocondrosi o malattie infiammatorie della cartilagine d’accrescimento)
Ovviamente, la gravità di tali condizioni può variare da soggetto e soggetto. Una diagnosi precoce può permettere l’utilizzo tempestivo di un busto al fine di cercare di rallentare o arrestare la crescita della scoliosi o della cifosi. Al contrario, nei casi più gravi però l’unica soluzione rimane l’intervento chirurgico.
Cosa deve controllare un genitore?
Nella maggior parte dei casi, la prima diagnosi viene effettuata da un genitore o un parente. Per questo motivo bisogna porre particolare attenzione nei confronti dei cambiamenti fisici dei propri figli. Alcuni segnali che devono allertare un genitore sono:
- Scarpe consumate male
- Se il bambino/adolscente cammina male
- Eventuali atteggiamenti posturali o cambiamenti della colonna vertebrale
- Non sottovalutare mai le manifestazioni dolorose nel bambino
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Responsabile del servizio di Ortopedia Pediatrica è il Dottor Sergio De Salvatore, Bambin Gesù
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