Il Microbiota intestinale
Il Microbiota intestinale
Il microbiota Intesinale è l’insieme di tutti gli elementi viventi presenti nel nostro intestino (Batteri, Virus, Funghi).
E’ la comunità microbica che risiede nel tratto gastrointestinale ed è unico per composizione in ogni individuo.
Miliardi di cellule batteriche risiedono nel tratto intestinale e costituiscono uno degli ecosistemi più ricchi e complessi sul pianeta.
Il microbiota intestinale preserva la nostra salute svolgendo essenziali funzioni fisiologiche e metaboliche, contribuendo al funzionamento del sistema immunitario.
La composizione del microbiota, cioè quali specie batteriche sono presenti e in che quantità, è specifica di ogni individuo e cambia nel corso della vita. Un’alterata composizione dell’ecosistema (disbiosi) può favorire l’insorgenza di patologie (obesità, diabete di tipo II, MICI, cancro del colon-retto, allergie), o di disturbi lievi/moderata entità (coliti, diarrea, stipsi, flatulenza, disturbi uro-ginecologici).
Il micobiota intestinale comprende anche l’insieme dei funghi (inclusi lieviti e muffe) presenti nel tratto gastrointestinale.
In individui sani il micobiota è caratterizzato da bassi valori di diversità, pur dimostrando un elevato grado di individuo specificità relativamente alle particolari specie rappresentate. Il micobiota può fungere da serbatoio di funghi patogeni opportunisti, come ad esempio specie appartenenti al genere Candida
Lo Studio del microbiota
Il nostro test fornisce un servizio di analisi che vanta un brevetto di metodo per l’interpretazione del dato microbiologico in termini di potenziale impatto sulla salute dell’ospite.
Il Microbiopassport® è un referto innovativo in grado di rendere comprensibile a tutti l’analisi del microbiota/micobiota intestinale, ed è corredato di indici specifici per valutare il coinvolgimento nel rischio di diverse patologie.
Entro 30 giorni dal ricevimento del campione al laboratorio, sarà possibile ricevere il referto.
L’analisi si basa sulla tipizzazione della comunità microbica attraverso il sequenziamento massivo (Next Generation Sequencing) delle regioni V3 e V4 del gene 16S rRNA, su piattaforma MiSeq – Illumina.
I dati di sequenziamento vengono prima analizzati bioinformaticamente attraverso la pipeline QIIME e conseguente assegnazione tassonomica sui database Greengenes. Una volta ottenute le abbondanze relative dei diversi gruppi microbici viene elaborata l’interpretazione funzionale dell’ecosistema mediante il nostro brevetto di metodo. I valori campione vengono poi confrontati con un dataset di riferimento di soggetti sani costituito da 1985 individui.
Parametri di base
Indice Alpha90 di Diversità: Livello di diversificazione in termini di specie batteriche presenti (biodiversità̀). Un microbiota sano deve mantenere un appropriato livello di diversità̀ complessiva. Il valore riportato ne quantifica il grado, dove un numero maggiore indica un più elevato livello di diversità.
Grado di biodiversità dell’ecosistema microbico intestinale: Le soglie sono stabilite in base alla distribuzione statistica, espressa in percentuali, dei valori dell’indice nel dataset di riferimento di soggetti sani.
Indice di Disbiosi Microbica: “Disbiosi” indica un’alterazione dell’ecosistema microbico intestinale, che può̀ essere data sia da una riduzione che da un incremento di uno o più gruppi batterici rispetto ai valori tipici di individui sani. Un numero maggiore indica un maggiore grado di disbiosi.
Grado di disbiosi dell’ecosistema microbico intestinale: Le soglie sono stabilite in base alla distribuzione statistica, espressa in percentuali, dei valori dell’indice nel dataset di riferimento di soggetti sani. Si considera normale un valore compreso entro il 90°.
Analisi
Il Test si compone di una analisi descrittiva e funzionale: la struttura del microbiota intestinale è rappresentata come profilo di abbondanza relativa delle principali famiglie batteriche
Il potenziale funzionale del microbiota intestinale è descritto da alcune tabelle. In particolare, è valutata la potenzialità di produzione di metaboliti capaci di influenzare diversi aspetti del nostro assetto fisiologico, nonché di esercitare funzioni importati per il nostro stato di salute:
Produzione di un’adeguata quantità di acidi grassi a corta catena (acetato, butirrato e propionato);
Produzione di lattato;
H2S (acido solfidrico);
LPS (lipopolisaccaride) batterico,o endotossina.
Attività mucolitica (cioè̀ di degradazione dello strato mucoso che riveste l’interno dell’intestino);
Attività proteolitica (presenza di specie batteriche in grado di degradare le proteine alimentari).
Gruppi batterici potenzialmente patogeni, presenti nel microbiota a bassissime abbondanze, possono approfittare delle eventuali alterazioni per proliferare in modo eccessivo e causare disturbi.
I gruppi sono i seguenti: Clostridium perfringens; Klebsiella; Salmonella; Enterococcus faecalis; Clostridium difficile.
MICROBIOTA E SALUTE
Determinati indici associano il profilo dell’ecosistema batterico analizzato con le principali funzioni fisiologiche in cui il microbiota intestinale è coinvolto. Tali indici sono calcolati tenendo conto delle abbondanze relative di quei gruppi batterici coinvolti in ognuna delle funzioni fisiologiche indicate:
– Indici positivi: relativi a funzioni importanti per il mantenimento della salute e del benessere dell’ospite
e sono: Immunomodulazione; Gut-Brain Axis (funzionalità emotive e cognitive); Effetto Barriera.
– Indici negativi: relativi al contributo nell’instaurarsi o nel consolidarsi di importanti gruppi di patologie locali o sistemiche. Valori elevati di questi indici NON rappresentano una diagnosi di tali patologie ma un ulteriore fattore predisponente nei confronti del gruppo di patologie indicate. Tali indici sono: Malattie Infiammatorie Intestinali; Permeabilità Intestinale (“Leaky Gut”); Obesità, Diabete di Tipo 2 e Sindrome Metabolica; Accumulo di Colesterolo e Patologie Cardiovascolari; Invecchiamento.
SUGGERIMENTI D’INTERVENTO
Si ricorda che il microbiota intestinale è un ecosistema estremamente complesso che reagisce con modalità ed elasticità del tutto individuali alle variazioni nella dieta e/o nello stile di vita e/o nel percorso terapeutico, è quindi vivamente sconsigliato intraprendere variazioni significative del proprio stile di vita sulla base dei suggerimenti riportati SENZA l’affiancamento di un professionista di riferimento.
Inoltre, è IMPORTANTE precisare che i suggerimenti NON rappresentano in alcun modo dei piani alimentari e/o terapeutici ma vogliono essere un utile supporto al professionista per l’elaborazione di eventuali piani d’intervento sull’individuo.