Disbiosi e Permeabilità Intestinale
Disbiosi Intestinale
Recentemente, molto si parla di disbiosi intestinale. Ma cosa è? Come funziona?
Intanto chiariamo una cosa: il microbiota intestinale è l’insieme di tutte le componenti che vivono e colonizzano l’intestino: Batteri, ma anche virus e funghi.
Il Corretto equilibrio di tutte queste componenti viene definito Eubiosi. La ricerca ha mostrato che il microbiota si forma dalla nascita e nei primi anni di vita, ed è difficilmente modificabile nel corso della vita stessa. E’ come se fosse un “Imprinting” dell’intestino.
Questo viene formato dal contatto con il canale del parto, dal contatto con la madre, dal latte materno, dai cibi, dall’ambiente, dall’igiene con cui viene in contatto il bambino, continuamente modificato ma anche abbastanza stabile da non modificarsi completamente nella vita e con lo stile di vita.
E’ stato dimostrato, infatti, che bambini africani, in un periodo abbastanza lungo in Sicilia, con modifica dell’alimentazione e dello stile di vita, non abbiano modificato completamente il loro microbiota intestinale.
Esistono tanti microbioti intestinali quante persone, per cui è difficile dare una definizione di Eubiosi. Questa può essere data, se restringiamo sempre di più la regione di vita: c’è un microbiota tipico per la città, la campagna, per la Regione Lazio, per il nord e sud Italia ecc ecc.
Tutti questi micro-organismi sono a diretto contatto con il nostro sistema immunitario che, nel tempo, ha imparato a conoscerli e conviverci senza aggredirli, tenendoli sotto controllo e lasciandoli proliferare fin quando non diventano patogeni.
La disbiosi non è altro che la rottura di questo equilibrio.
Le cause
Esistono molti fattori che possono rompere l’equilibrio nel nostro intestino. E’ molto importante anche la tempistica con cui subentrano queste stesse cause. Più precocemente avvengono nel corso della vita è differenti saranno gli esiti. Tra le cause principali possono esser riconosciute:
L’Alimentazione: una dieta ricca in zuccheri, raffinati o meno, sono causa di arricchimento di certe popolazioni batteriche, mentre la mancanza di verdure e soprattutto di fibre sono cause di impoverimento della flora intestinale. Una dieta non variata, produrrà nel tempo un consolidamento di un determinato ceppo batterico a scapito degli altri.
La teoria dell’Igiene: Recentemente è comparsa alla ribalta la “Teoria dell’igiene” secondo la quale un eccesso di pulizia condizionerebbe, negativamente, il nostro sistema immunitario, perché lo sottoporrebbe a carichi di lavoro sempre inferiori e pochi stimoli. Secondo questa teoria, il mancato riconoscimento di molte specie di micro-organismi porta il sistema immunitario a lavorare sempre in difficoltà, non riconoscendo più come “amici” quei batteri che normalmente colonizzano il nostro intestino. Questo porta alla produzione di una risposta infiammatoria ed all’aggressione del batterio, con conseguenti dolori, infiammazioni croniche, intestino irritabile, diarrea, stipsi ecc ecc, che richiedono l’uso di antibiotici che peggiorano il quadro della flora residente.
Utilizzo di antibiotici e sterilizzanti gastrici: Ovviamente l’antibiotico distruggendo la flora batterica altera l’equilibrio, soprattutto se preso fin da bambini. Non a caso i vecchi medici dopo la terapia antibiotica prescrivevano l’uso di fermenti lattici o di enterogermina.
Altri fattori possono incidere sull’equilibrio, come l’abuso di Alcol, il Fumo, la mancanza di sonno, lo stress, lo stile di vita.
Sintomi
Non esiste una lista di sintomi chiave per poter definire la Disbiosi, perché essa può dare ripercussioni differenti e variabili sull’organismo. Possiamo elencare però le più comuni, che però sono altamente Specifiche, ossia riscontrabili in tantissime patologie o stati di carenze nutrizionali:
- Cattiva digestione
- Dolori addominali
- Gonfiore e meteorismo
- Stanchezza
- Disturbi del sonno e del ciclo sonno-veglia
- Irritazione nervosa
- Cistiti e candidosi
- Diarrea e stipsi
Tipi di Disbiosi
Recenti studi hanno individuato 5 tipi di disbiosi, in base prevalentemente alla causa, ma anche su altri parametri:
- Carenziale;
- Fermentativa;
- Da sensibilizzazione;
- Funginea
- Putrefattiva
Come riconoscere la Disbiosi: I Test
In commercio esistono prevalentemente due test per la Disbiosi:
- Molto semplice, poco costoso, basato sull’esame delle Urine che ricerca la presenza di due componenti della putrefazione batterica: lo Scatolo e l’Indicano. Chiamato Test per la Disbiosi. Tali componenti indicano la prevalenza di una disborsi di tipo putrefatto o fermentativo, e ci danno una idea della localizzano del problema: alto intestino, basso intestino. Può essere utile, perché molti fermenti lattici agiscono prevalentemente in una di queste localizzazioni.
- Lo studio del microbiota. Complesso, molto costoso e con dei risvolti clinici ancora da capire. Praticamente si realizza una mappa completa di tutti i micro organismi che esistono nell’intestino e la loro composizione relativa. La domanda chiava che ancora oggi fa si che questo test sia poco comprensibile è: cosa ci si fa dopo? Non avendo a disposizione ancora un elenco esaustivo dell’ Eubiosi è difficilmente interpretabile e non èp chiaro ancora come intervenirvi.
Esiste un altro test che serve per visualizzare un Overgrowth Batterico, il Breath test al Lattulosio, che invece ci da indicazione di una sovrapproduzione batterica che può essere responsabile dei fastidi di cui sopra.
Disbiosi Intestinale e Permeabilità Intestinale
dell’intestino e su possibili atrofie a livello dell’apice dei villi.
Trattamenti e Cure
Come sempre noi consigliamo di rivolgervi ad un medico specialista o ad un Gastroenterologo che possono seguirvi nel percorso di cura e trattamento.
La risorsa più importante che abbiamo a disposizione sono ancora nuovamente Fermenti lattici, antibiotici e sterilizzatori del tratto digerente.
Questi vanno utilizzati in combinazione per ripristinare una corretta Eubiosi, facendo attenzione anche alla dieta che si segue e ricorrendo ad una alimentazione bilanciata.